VERSO UN RITO LITURGICO AMAZZONICO

Paolo Cugini

Uno degli aspetti più interessanti, dal punto di vista ecclesiale, del cammino della Chiesa amazzonica di questi ultimi anni è il tentativo di realizzare un rito amazzonico, conforme al desiderio espresso da papa Francesco durante il Sinodo sull’Amazzonia (2019), di una Chiesa dal volto amazzonico. Per molti secoli, numerose comunità ecclesiali incarnate nel territorio, hanno cercato di esprimere e vivere la propria fede, secondo le culture dei loro popoli. Il Sinodo amazzonico ha riconosciuto queste pratiche e accolto questa aspirazione, incaricando la Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia (CEAMA) di creare una commissione per elaborare un rito amazzonico.

Il nuovo organismo della Chiesa in Amazzonia ha costituito una commissione competente per studiare e discutere, secondo i costumi e le tradizioni dei popoli ancestrali, l’elaborazione di un rito amazzonico, che esprima il patrimonio liturgico, teologico, disciplinare e spirituale dei popoli presenti in Amazzonia, con particolare riferimento a quanto la Lumen Gentium afferma per le Chiese orientali (LG 23). Nelle righe seguenti riporto i contenuti del lavoro svolto da questa commissione apparsi in alcuni articoli messi a disposizione nella pagina internet della REPAM (Rete Ecclesiale Panamazzonica).

Un arricchimento della Tradizione Secondo il Sinodo dell'Amazzonia, il nuovo rito si unirebbe ai riti già in vigore presenti nella Chiesa, arricchendo l’opera di evangelizzazione, la capacità di esprimere la fede in una cultura propria e il senso di valorizzazione della Chiesa locale e della collegialità, che può esprimere la cattolicità della Chiesa. Un nuovo ...

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