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COMUNITA’ DEL CENACOLO / Merano (Bolzano)

1. Breve storia
La “Comunità del Cenacolo” è nata a Merano (Bolzano) nel 1974 ad opera di don Pietro Autore e di un gruppo di laici, che in seguito al Concilio Vaticano II ed al Sinodo diocesano del 1970-73 hanno voluto dare avvio ad una comunità di base. La parrocchia meranese di Santo Spirito ha messo a disposizione in un quartiere periferico gli spazi per una cappella e per due sale per incontri.
Nel 1989 don Pietro è deceduto e gli è subentrato don Paolo Renner, professore di teologia a Bressanone e membro della Comunità dal 1975.

2. Aspetti istituzionali
La configurazione della comunità è laicale e basata sul consenso dei membri nelle varie decisioni. Don Paolo funge da presbitero e coordinatore pastorale, amministra i sacramenti, presiede l’Eucaristia e guida le riunioni plenarie in cui vengono prese le decisioni circa la vita della Comunità. Diversi sono i servizi riconosciuti dalla Comunità quali quelli di lettore, accolito, salmista, catechista, responsabile dell’animazione caritativa o missionaria, responsabile delle finanze, dei locali e così via.
Non abbiamo uno statuto o un ordinamento predeterminato, in quanto non intendiamo né seguire il modello della parrocchia (imperniato sul parroco), né quello dei movimenti (che hanno uno stampino fisso, proposto immutato nelle varie situazioni).

3. Finalità prevalenti
Lo scopo primario è quello di rendere possibile ai laici di divenire protagonisti della vita ecclesiale in tutti i suoi aspetti. Per tale ragione si è posto un duplice perno nella Parola di Dio (che viene approfondita in incontri settimanali, imperniati soprattutto sulle letture della Messa domenicale) e nella celebrazione comunitaria dell’Eucaristia.
A seguito della finalità di favorire la preparazione e la partecipazione dei laici nel fare la Chiesa, alcune giovani hanno compiuto studi teologici e svolgono ora ruoli di alta responsabilità a livello locale o all’estero. Si lavora molto sull’approfondimento della Parola e sulla preparazione dei bambini e ragazzi alla vita cristiana. Non offriamo invece attività di ordine ricreativo, sportivo e simili.

4. Attività e strumenti
Il perno di tutte le attività consiste nella celebrazione eucaristica, cui si collegano altri sacramenti quali il battesimo, il matrimonio e le esequie dei fedeli.
Ogni settimana vi sono alcuni gruppi che si incontrano per approfondire le letture della Messa domenicale.
Vi sono poi iniziative di sensibilizzazione alla vita della Chiesa universale, alle nuove povertà, ai problemi del nostro tempo, all’impegno missionario della Chiesa, allo sforzo ecumenico ed interreligioso che caratterizza il nostro tempo. In tal senso alcuni membri della Comunità hanno costituito anche dei GAS (Gruppi di acquisto solidali).
La Comunità disponde di un proprio foglio di collegamento che esce circa quattro volte all’anno con il nome di “Cenacolando”.
Da oltre quindici anni esiste a Bressanone la “Comunità di Emmaus” che si ispira al Cenacolo, senza tuttavia assumerne le dinamiche e le scelte. Non dispone ad esempio di una sede propria ma si ritrova presso il Seminario maggiore, per abilitare i propri membri ad un servizio ecclesiale più qualificato nei vari ambiti del loro apostolato.

 

[aggiornato al 30.1.2012]

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