AUSTRIA / Appello alla disobbedienza (19.6.2011)
Contesto. Oltre trecento preti e diaconi austriaci, radunati dal 2006 nell’associazione “Iniziativa parroci”, il 19 giugno, festa della Trinità, hanno invitato esplicitamente alla disobbedienza di fronte al rifiuto da parte dei vescovi e di Roma di promuovere la necessaria riforma della chiesa. In particolare annunciano che ammetteranno alla comunione chiunque ne faccia richiesta, che non saranno più disponibili a coprire i bisogni di parrocchie senza prete, che faranno tenere le omelie a laici competenti, che sono favorevoli all’ordinazione delle donne e degli uomini sposati. Le richieste dei parroci sono accolte con favore da buona parte del mondo cattolico austriaco, mentre i vescovi ritengono inaccettabile l’invito alla disobbedienza, che dissolve l’unità della chiesa. Il dialogo e il confronto tra vescovi e parroci, seppure con difficoltà, continua. Si sono già svolti due incontri (in agosto e a ottobre) tra il cardinale Schönborn e i parroci, i quali ritengono che il loro invito alla disobbedienza non è un invito alla lotta ma a rendere manifesto quanto già avviene, in obbedienza ai vangeli e in ascolto del mondo contemporaneo. (g.m)
TESTO
Appello alla disobbedienza
Ripreso dal sito: http://www.pfarrer-initiative.at
Traduzione: www.finesettimana.org
Il rifiuto di Roma di una riforma della chiesa da tempo necessaria e l’inattività dei nostri vescovi non solo ci permettono, ma anzi ci obbligano a seguire la nostra coscienza e ad attivarci in maniera indipendente.
Noi preti vogliamo porre in futuro i seguenti segni:
- Diremo in futuro in ogni messa una preghiera per la riforma della chiesa. Prendiamo seriamente la parola della Bibbia: pregate e vi sarà dato. Davanti a Dio c’è libertà di parola.
- Non rifiuteremo in linea di principio l’Eucaristia a credenti di buona volontà. Questo specialmente per divorziati-risposati, per membri di altre chiese cristiane e, in alcuni casi, anche a cattolici che sono usciti dalla chiesa.
- Eviteremo, se possibile, di celebrare nelle domeniche e nei giorni festivi più di una messa o di incaricare preti in viaggio o provenienti da fuori. Meglio una liturgia della parola organizzata in loco che “tournée” liturgiche.
- In futuro considereremo una liturgia della Parola con distribuzione della comunione come un’ “Eucaristia senza prete” e così la chiameremo. In questo modo assolveremo il nostro obbligo domenicale in tempo di scarsità di preti.
- Rifiuteremo anche il divieto di predicare stabilito per laici competenti e qualificati e per donne insegnanti di religione. Proprio in tempi difficili è necessario annunciare la Parola di Dio.
- Ci impegneremo affinché ogni parrocchia abbia un suo moderatore: uomo o donna, sposato o non sposato, a tempo pieno o a tempo parziale. Questo però non attraverso fusioni di parrocchie, ma attraverso un nuovo modello di prete.
- Ci avvarremo perciò di ogni opportunità per esprimerci pubblicamente a favore dell’ordinazione di donne e persone sposate. Vediamo in queste persone colleghe e colleghi benvenuti in servizio pastorale.
Inoltre ci sentiamo solidali con quei colleghi che a causa del loro matrimonio non possono più esercitare il loro servizio, ma anche con quelli che, nonostante una relazione, continuano a fornire il loro servizio come preti. Entrambi i gruppi con la loro decisione seguono la loro coscienza – come facciamo noi con la nostra protesta. In loro, come anche nel Papa e nei vescovi, vediamo i “nostri fratelli”. Non sappiamo cos’altro debba essere un “confratello”. Uno è il nostro Maestro – però noi tutti siamo fratelli. “E sorelle” – si dovrebbe dire però tra cristiane e cristiani. Per questo vogliamo impegnarci, per questo vogliamo esprimerci, per questo vogliamo pregare. Amen.
Domenica della Trinità, 19 giugno 2011
Firmatari e sostenitori
Promotrice dell’appello è l’associazione dei preti diocesani austriaci “Iniaziativa Parroci” (Die Pfarrer-Initiative) il cui leader è p. Helmut Schuller, già presidente della Caritas austriaca e vicario generale per cinque annidel cardinale Christoph Schönborn
I membri della “Iniaziativa Parroci” sono al momento, tra preti e diaconi, 362. Mentre sono 66 i sostenitori preti e diaconi, e 1657 i sostenitori laici (vedi: http://www.pfarrer-initiative.at/). Nel mese di settembre anche una dozzina di preti della diocesi francese di Rouen hanno aderito alla iniziativa.