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Assisi, 22-23 febbraio 2025 - Lavori dell'Assemblea della Rete sinodale Chiesa italiana

CAMMINO SINODALE ITALIANO
DA ASSISI UN CONTRIBUTO “DAL BASSO”

Franco Ferrari

“Costruendo insieme la Chiesa sinodale”: sotto questo auspicio la Rete sinodale Chiesa italiana si è data appuntamento ad Assisi nei giorni 22 e 23 febbraio. Un’assemblea nazionale con 160 partecipanti, che si sono confrontati con l’intento di dare un contributo alla “Seconda assemblea sinodale delle Chiese in Italia”, che si terrà a Roma dal 31 marzo al 3 aprile.
Il Cammino sinodale della Chiesa italiana sta, infatti, giungendo alla sua conclusione: la Seconda assemblea sinodale dovrà discutere e votare un testo di Proposizioni, che poi verrà trasmesso all’Assemblea Generale della CEI (26-29 maggio p.v.) per la definizione del Documento finale, che le oltre 200 diocesi italiane saranno chiamate a recepire.

Per arrivare ad Assisi
L’Assemblea di Assisi, che si inserisce in questo passaggio, è stata il punto di arrivo di una Rete promossa da “Noi siamo Chiesa” (NSC) nel 2021, alla quale hanno aderito via via una variegata realtà di oltre 30 gruppi e Reti di base. [1]
L’idea è stata quella di dar vita, come ha precisato nell’introduzione Mauro Castagnaro di NSC, a una «Rete informale e non a un ‘coordinamento di gruppi’, privilegiando la comunicazione orizzontale in modo da permettere a tutte le componenti di esprimersi e lasciando libera ciascuna sigla di condividere o meno le singole iniziative proposte».
La Rete sinodale è stata presente, con vari contributi, in tutte e tre le Fasi (narrativa, sapienziale e profetica) del Cammino sinodale italiano. Inizialmente, nel maggio e nell’ottobre del 2021, ha inviato alla CEI (e singolarmente a tutti i vescovi italiani) due lettere aperte sulle questioni di metodo legate all’organizzazione dei vari passaggi del Cammino sinodale.
Sono stati, poi, attivati sei “cantieri” che hanno portato all’elaborazione di altrettanti documenti inviati, tra il 2022 e il 2023, alla Presidenza della CEI e al Comitato nazionale del cammino sinodale: “Sofferenze e speranze che vivono nella Chiesa e nella società le persone LGBT+”; “Una Chiesa di sconfinamenti…” (sul dialogo interreligioso ed ecumenico); “Ma lei gli replicò” (su autorità e partecipazione); “Uscire dal sistema di guerra” (su pace, giustizia e cura della casa comune); “Celebrazione della Vita donata” (sulla liturgia e le sue criticità), “Ministeri e ministerialità” (una clip di 25 minuti).
Per la fase “sapienziale”, il documento “Come ad esempio” (aprile 2024) ha approfondito alcuni temi che la Rete sinodale riterrebbe prioritari per la Chiesa italiana.
Va segnalato che i vari documenti sono stati sottoscritti a geometria variabile, se così si può dire, nel senso che non in tutti i casi tutte le realtà, tenendo conto della loro sensibilità e dei loro orientamenti, hanno dato la loro adesione.

Non un Convegno ma un’Assemblea
Il metodo che caratterizza la Rete e la varietà delle realtà che la costituiscono hanno fatto propendere né per un convegno in cui ascoltare relazioni di esperti, né per un congresso rivolto solo ai membri della Rete, ma per un’assemblea aperta a tutti (singoli, parrocchie, associazioni, ecc.) fondata sul protagonismo dei partecipanti.
«Qui non siamo venuti solo ad ascoltare – ha detto Castagnaro nell’introdurre i lavori -, ma a parlare, a confrontarci sulle urgenze della nostra Chiesa, facendo un esercizio di sinodalità a partire dall’assunzione di responsabilità implicita nella nostra dignità di battezzati».
Il protagonismo dei partecipanti, provenienti da ben 53 realtà diverse, si è potuto esprimere nel lavoro dei dieci tavoli tematici e nella celebrazione eucaristica conclusiva.
Le riflessioni e la ricerca svolta nei quattro anni precedenti hanno fatto da background ai lavori dell’Assemblea, che sono stati concentrati sulle 17 schede dello “Strumento di lavoro” predisposto dalle CEI in preparazione della Seconda Assemblea sinodale e alla fine hanno prodotto un corposo Documento finale, fatto pervenire al Comitato nazionale della CEI entro il 2 marzo per potere così contribuire alla definizione delle Proposizioni che verranno discusse, emendate e votate nella prossima Seconda assemblea sinodale.

Le “scelte possibili”
Essendo ormai in una fase conclusiva del Cammino sinodale e dovendo giungere a decisioni sulle tre grandi aree tematiche (missione, formazione e corresponsabilità) emerse dalle Fasi narrativa (2021-2023) e sapienziale (2023-2024), le schede presenti nello “Strumento di lavoro” propongono un’ampia serie di “scelte possibili” tra le quali gli Organismi di partecipazione a livello diocesano hanno avuto il compito – tra il dicembre 2024 e il febbraio di quest’anno – di individuare quelle sulle quali occorrerà decidere. Il lavoro affidato in via prioritaria agli Organismi di partecipazione non ha escluso, però, il possibile apporto di associazioni e gruppi. In questo spazio si è inserito il contributo dei dieci tavoli tematici dell’Assemblea, che è stato raccolto nel Documento finale.
Tra le “scelte possibili” che la Rete sinodale indica troviamo: l’accesso delle donne a tutti i ministeri; l’attribuire ai laici la possibilità di tenere l’omelia; il dare vita ad una sperimentazione liturgica per ritrovare un linguaggio capace di parlare ai credenti di oggi, tenendo anche conto delle esperienze dei piccoli gruppi, di chiesa domestica, delle comunità di base e delle piccole parrocchie che celebrano in assenza del presbitero; l’accoglienza nelle comunità delle persone lgbt; la condanna delle “terapie riparative”; l’adeguamento del linguaggio del Credo; l’abolizione dell’Ordinariato castrense e la ripresa della Campagna banche armate per un concreto impegno per la pace; l’apertura all’ospitalità eucaristica; il ripensare il ruolo del Dicastero per la dottrina della fede; l’ordinare viri probati e la riammissione all’esercizio del ministero i presbiteri sospesi o dispensati.
L’Assemblea auspica dunque che la Seconda assemblea sinodale si confronti su una serie di questioni sulle quali non sempre sarà facile trovare il consenso ecclesiale. Si tratterà di capire se si vogliono leggere i segni dei tempi e prendere decisioni coraggiose o se si vorrà temporeggiare e lasciare che sia il tempo a imporre le soluzioni. Nel secondo caso questa Fase del Cammino sinodale sarà stata chiamata impropriamente “profetica”.

Una celebrazione “sperimentale”
I 160 “sinodali” della Rete hanno concluso la loro Assemblea con una celebrazione eucaristica, che si può ascrivere già alla sperimentazione liturgica per ritrovare un linguaggio capace di parlare ai credenti di oggi. Uno dei partecipanti, Ugo Basso, già direttore della storica testata “Il Gallo” di Genova che purtroppo ha cessato le pubblicazioni a gennaio di quest’anno dopo 78 anni di vita, così ha commentato la celebrazione conclusiva: «Il momento più alto e originale è stato la celebrazione dell’eucarestia. Una lunga eucarestia con i tempi necessari per il silenzio e per le espressioni, in cui era presente la realtà della vita quotidiana personale e internazionale, a partire dalla preghiera per Francesco, in questo momento tanto fragile. Un’eucarestia concelebrata, come dovrebbe essere sempre, anche secondo le norme canoniche dopo il Vaticano secondo, a partire dalla disposizione in cerchio. Alla presidenza un prete che ha indossato la stola liturgica, sempre segno del magistero, dopo che era passata per le mani di tutti, simbolico riconoscimento della partecipazione».

Franco Ferrari
Presidente Associazione Viandanti 

Tutta la documentazione relativa alla Rete sinodale e all’Assemblea di Assisi si può consultare a queste pagine del sito:
Rete cammino sinodale Chiesa italiana
Costruendo insieme la Chiesa sinodale

[1]  Le realtà che partecipano alla Rete e che hanno promosso l’Assemblea di Assisi sono: Adista, Associazione Comunità Emmaus, Cammini di Speranza, CIF-Centro italiano femminile-Lombardia, Cipax-Centro interconfessionale per la Pace, Comunità cristiane di base, Comunità di via Germanasca (Torino), Coordinamento 9 marzo (Milano), Coordinamento Teologhe Italiane, C3dem-Costituzione, Concilio e Cittadianza, Decapoli, Donne per la Chiesa, Fraternità Arché, Il Faro, Il foglio (Torino), Il Gibbo, La Tenda di Gionata, Noi siamo Chiesa, Noi siamo il cambiamento, Ordine della sororità, Pax Christi, Per una Chiesa diversa, Ponti da costruire-Campania, Pretioperai, Pro Civitate Christiana, Progetto adulti cristiani LGBT+, Progetto giovani cristiani LGBT+, 3VolteGenitori, Viandanti.

[Pubblicato l’ 24.3.2025]
[L’immagine  è ripresa dal sito: settimananews.it]

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