1. Breve storia
Il gruppo del Gallo si costituisce a Genova negli anni della guerra di liberazione attorno a Nando Fabro: sono amici laici e preti desiderosi di vivere uno stile evangelico nella quotidianità e nella ricostruzione democratica del paese e interessati nel contempo alla poesia e alla letteratura. Nel gennaio 1946 il gruppo dà vita al mensile Il gallo che muove dagli stessi interessi e dalla dichiarata volontà di ricercare e di pensare. Fedele alla Chiesa, con la quale i rapporti non sono sempre facili (in quegli anni è arcivescovo il cardinale Giuseppe Siri), Il gallo ha espresso le proprie posizioni con molta libertà e ponendosi come strumento di dialogo fra cattolici e cristiani di altre chiese, fra credenti e non credenti e con i comunisti fin dagli anni precedenti il concilio Vaticano secondo di cui il gruppo e la rivista sono stati per diversi aspetti anticipatori.
Nel corso della sua storia Il gallo ha conosciuto interessi diversi, cercando di mantenersi coerente con la linea dei fondatori, nella libertà della ricerca, nell’impegno religioso, nel rispetto di chiunque senza schieramenti a priori. Dopo l’attenzione letteraria delle origini, peraltro mai del tutto abbandonata, il gruppo ha accentuato l’impegno politico e sindacale sui problemi italiani e stranieri (dalla formazione del centro sinistra alla decolonizzazione, allo statuto dei lavoratori) a più marcati studi religiosi (dal sostegno alle posizioni più innovatrici all’interno della chiesa alla spiritualità di Charles de Foucauld; dalle riforme conciliari all’ecumenismo, a una più marcata interiorità) per proporsi nel complesso e spesso indecifrabile presente segno di resistenza e di speranza nella società e, per i più, anche nella Chiesa.
Il gruppo ha operato prevalentemente in autonomia, ma in diverse circostanze e anche per periodi lunghi in collaborazione con altri (p. es. la comunità monastica di Bose): oltre alla pubblicazione della rivista, che ne ha costituito l’impegno maggiore, ha dato vita a incontri più o meno frequentati a seconda dei momenti, da quelli settimanali per l’approfondimento della lettura dell’evangelo aperti a chiunque volesse parteciparvi a quelli saltuari di studio e di confronto con personaggi, per lo più teologi, anche stranieri o su temi affrontati insieme da diversi punti di osservazione in genere raccolti su un quaderno monografico della rivista.
Nella stagione in corso, la rivista spazia dai problemi più specificamente religiosi (scrittura, spiritualità, ecumenismo, chiesa nella storia), ai problemi della società, della politica, della scienza, e anche di cinema, letteratura, arte con cui guardare alla realtà con spirito costruttivamente critico e alla ricerca di segnali positivi di umanizzazione.
Per saperne di più: PAOLO ZANINI, La rivista “Il gallo” (1946-1965), Edizioni Biblioteca Francescana 2012.
2. Aspetti istituzionali
Dal 1976 il gruppo informale si costituisce in associazione culturale con un proprio statuto, rinnovato nel 2012. Lo statuto prevede un’assemblea, un nucleo operativo e un presidente. Autonoma da queste cariche, anche se alcuni membri sono gli stessi, la redazione del mensile.
3. Finalità prevalenti
Leggere la scrittura e pensare la società, nelle espressioni politiche e culturali, nel dialogo fra credenti e non credenti.
4. Attività e strumenti
Incontri settimanali, pubblicazione del mensile, organizzazione di convegni.
Sito: http://www.ilgallo46.it/
[aggiornato al 19.12.2012]