MA VIENE UN TEMPO ED E’ QUESTO
Il pontificato di Francesco, con la forte ripresa delle indicazioni del Vaticano II, ha avviato una nuova stagione nella vita della Chiesa.
“Chiesa di tutti Chiesa dei poveri”, che dal 2012 al 2015 aveva dato vita a quattro assemblee per fare memoria dei principali documenti conciliari, fa ripartire ora la propria iniziativa con la convocazione di una nuova assemblea. Qui di seguito pubblichiamo la lettera di convocazione.
Per ulteriori informazioni sull’incontro, cliccare qui
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Cari Amici,
come era stato annunciato, si terrà sabato 2 dicembre a Roma un’assemblea nazionale di “Chiesa di tutti Chiesa dei poveri”. Il tema su cui essa è stata convocata è “Ma viene un tempo ed è questo”: asserzione motivata dalla svolta profetica del pontificato di Francesco, che ci spinge a guardare con fiducia al tempo che viene e a prepararne la novità.
Tuttavia gli eventi che si susseguono ci ammoniscono a non coltivare solo la speranza e la fede, ma a farci investire, per amore, dalla sofferenza e dall’estrema minaccia che gravano oggi sul nostro tempo e sul mondo. In particolare non possiamo non assumere nella nostra analisi la perdita e addirittura lo scempio del diritto, dell’etica pubblica e delle culture di convivenza, che sono il portato dell’attuale fase della globalizzazione.
L’effetto più grave di queste demolizioni in corso è la precarizzazione della vita, soprattutto dei giovani, e la riproposizione, come se fossero del tutto normali, di politiche di genocidio: ne troviamo le tracce sia nelle reciproche minacce di distruzione nucleare, sia nell’“economia che uccide” che toglie dalla vita e dal mercato popolazioni intere, sia nella vana pretesa di sottrarre alla vista il popolo dei migranti e dei profughi, sia nell’ecocidio onde è devastata la terra.
Di fronte a tutto ciò l’urgenza che sentiamo di dover proporre, e non solo ai credenti ma a tutti, è quella di una resistenza, condizione per un’alternativa e per il passaggio a un’epoca nuova.
Resistenza è una parola che traduce la parola biblica paolina “katéchon”, che vuol dire qualcosa o qualcuno che trattiene, che frena, che intercetta le forze di distruzione. Paolo chiama “mistero dell’anomia” questa negazione del diritto e della vita, e “senza legge” chiama l’iniquo che si fa potere a se stesso e si mette perfino al di sopra di Dio.
Lo stesso pontificato di Francesco può essere visto, anche fuori delle religioni e delle Chiese, come un tale “katéchon”, come un fronte di resistenza ed un freno, in nome del Dio misericordioso, al crescere dell’inequità, ai genocidi e alla guerra. Tanto più questa resistenza deve essere messa in atto dalle persone e dai popoli.
Vedrà l’assemblea, e prima di essa la riflessione dei gruppi e delle comunità interessate, come approfondire, integrare e dare seguito a questa tematica, facendo così dell’incontro romano non solo un “forum” di discussione, ma un evento capace di sviluppi futuri.
L’incontro si terrà a Roma
sabato 2 dicembre
nel Centro Congressi Frentani
(via dei Frentani 4, tra la Stazione Termini e l’Università)
a partire dalle ore 10
non è prevista un’ora di chiusura, a significare che l’assemblea non si conclude, ma continua in molteplici modi nell’impegno successivo, ma è presumibile che essa si esaurisca entro le 18.
Il programma della giornata e i relatori sono stati così predisposti:
MA VIENE UN TEMPO ED È QUESTO (Gv. 4, 23)
- “In quale tempo accade il MA del tempo sperato”, introduzione di Raniero La Valle
- “Il MA di papa Francesco dopo quale storia della Chiesa”, dello storico Daniele Menozzi
- “Il MA del Vangelo nella sofferenza del mondo”, del teologo Giuseppe Ruggieri
- “Il MA della ‘sola misericordia’ “, della biblista Rosanna Virgili
- “Il MA della ragione per una civiltà senza genocidio”, del filosofo del diritto Luigi Ferrajoli
- Interventi diversi.
La seduta sarà presieduta da Monica Cantiani. Le relazioni saranno di 35-40 minuti. Gli interventi di 5-8 minuti. È prevista una pausa pranzo di un’ora. La relazione di Luigi Ferrajoli sarà tenuta nel pomeriggio.
C’è notizia di una raccolta di firme in calce a una lettera per un mondo “alternativo al genocidio, patria di tutti patria dei poveri”; il sito e l’assemblea certamente ne saranno informati.
Invitiamo tutti, specialmente i promotori dei precedenti incontri, ad inviare l’adesione e a fare girare l’informazione.
Comitato promotore di “Chiesa di tutti Chiesa dei poveri”
Vittorio Bellavite, Monica Cantiani, Emma Cavallaro, Giovanni Cereti, Franco Ferrari, Valerio Gigante, Raniero La Valle, Serena Noceti, Enrico Peyretti, Renato Sacco, Stefano Toppi, Rosanna Virgili
Sito: http://www.chiesadituttichiesadeipoveri.it/