SEGNI DEI TEMPI NOSTRI: IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

Giordano Frosini

La diversità delle religioni accompagna da sempre il cammino dell’uomo, ma oggi sta succedendo qualcosa di inedito rispetto anche al passato più recente: i confini si sono confusi; i credenti si sono avvicinati fino a mescolarsi insieme; volenti o nolenti, le religioni sono state costrette a fare i conti anche con questo effetto, tutt’altro che secondario, al seguito della globalizzazione. Guardare al di là del proprio naso Oggi i diversamente credenti camminano fianco a fianco, lavorano e costruiscono gomito a gomito, i loro figli frequentano le stesse scuole e i matrimoni misti stanno crescendo con una certa celerità nelle nostre popolazioni. Non c’è più la possibilità di distrarsi e far finta di non vedere fenomeni tanto diffusi e tanto rilevanti. La vita ne risulta profondamente cambiata ed è destinata a cambiare ancora di più nel nostro futuro. Anche se non ci piace, dobbiamo prendere atto che noi stiamo vivendo una situazione che assomiglia molto a quella del medioevo. Etimologicamente “barbaro” non ha un significato dispregiativo, significa soltanto “straniero”. In questo senso, i barbari sono ancora alle porte, anzi sono già entrati in casa. Dal passato dovremmo imparare a non compiere gli stessi errori. La paura dell’altro è parte integrante soltanto degli spiriti mediocri, che non sanno vedere al di là del proprio naso. La teologia delle religioni Così, l’attuale “teologia delle religioni”, considerata ormai ufficialmente come un nuovo capitolo del pensiero teologico e della chiesa come tale, si sta arricchendo di indicazioni impegnative, che chiamano in causa ...

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