Jacobello dalle Massegne, gruppo di studenti universitari (bassorilievo marmo,1383-86). Bologna, chiesa di san Domenico

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
TANTO RUMORE PER NULLA?

Elio Damiano

Settembre volgeva al termine quando il nostro ministro dell’istruzione, forse ignaro di quale tasto andava a toccare, partoriva l’idea di cambiare l’ora di religione nella nostra scuola divenuta multiculturale. Intimorito dalle reazioni, cercava di rimediare dichiarando nel giro di poche ore che non intendeva modificare alcuna norma o patto al riguardo. Oggi, poco più d’un mese dopo, l’eco s’è rarefatta, ma al tempo il chiasso è stato enorme. Ed è il caso di chiedersi se - shakespearianamente - tanto rumore sia stato sollevato per nulla… Sale su una ferita aperta La prima impressione è quella di una tragi-commedia già vista. Immediatamente, come in un simultaneo risveglio, si sono alzate le voci - tutte, nessuna esclusa - che avevano preceduto e accompagnato il patto craxiano sulla religione concordataria del 1984. Non certamente un coro, quello d’epoca come questo di primo autunno, ma grida appassionate di un alterco furioso che non riesce a sedarsi - nonostante vari tentativi. Un andante discontinuo, con i duellanti che ancora combattono - solo rinnovandolo con armi dialettiche -  lo scontro intorno alla breccia di porta Pia. Il prof. Profumo, da ingegnere elettrotecnico di fama internazionale, è probabile che sappia poco di storia politico-religiosa italiana - colpa delle incestuose specializzazioni accademiche - e spinto dall’evidenza cromatica degli scolari immigrati ha spolverato del sale su una ferita nazionale mai cicatrizzata. Il compromesso della religione confessional-scolastica Non staremo qui a dar conto di tutte le tesi discordi che si contendono il campo: me la ...

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie tecnici da parte nostra. [ info ]

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi