IL RISORTO ABITA LA NOTTE
INSIEME A NOI

Goffredo Boselli 

Se il santo Triduo è il centro dell’anno liturgico, la Veglia pasquale è il cuore del Triduo. Per questo, la Veglia pasquale è la più importante liturgia della Chiesa, perché in essa si celebra il mistero della vittoria di Cristo sulla morte che è la sostanza di ogni liturgia cristiana.

La Veglia pasquale è la più ampia e articolata liturgia della Chiesa, nella quale si ascolta il più esteso programma di letture bibliche, è la celebrazione più ricca di riti e simboli, la più abbondante di testi e di canti, la più intensa di segni e di gesti.

Per chi vi partecipa è la liturgia più impegnativa e a tratti probabilmente anche la più faticosa, ma dovrebbe essere la più coinvolgente per la sua bellezza, la più intensa per la profondità del suo messaggio. Chi la celebra deve essere consapevole che nella Veglia pasquale sta vivendo l’essenza del cristianesimo e, al tempo stesso, ha tra le mani la realtà più intima del messaggio cristiano, perché la risurrezione di Cristo è il cuore del Vangelo.

Vegliare nel cuore della notte La Veglia pasquale ha inizio all’esterno della chiesa nel buio della notte. Il buio, con lo spaesamento e lo smarrimento che esso crea, è il primo elemento di forte impatto di questa celebrazione. La comunità si riunisce senza vedere i volti di chi è presente, senza riconoscersi.

L’oscurità della notte e l’assenza di luce è la situazione concreta e l’esperienza corporea ...

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